sabato 10 gennaio 2009

Cycling for children su "LA SICILIA"




Un viaggio in assoluta libertà, dicendo addio a orari, alberghi, ristoranti, comodità; un viaggio into the wild, selvaggio, scandito da ritmi personalissimi, dettati dal luogo dove ci si trova. E’ questa l’esperienza di chi sceglie di viaggiare in bici, proiettandosi in una dimensione fatta di essenziale. Una filosofia di turismo astrusa per chi la vacanza la considera relax assoluto. «Una bici con quattro borse portapacchi, un diario di bordo di massima, con un itinerario approssimativo che muta strada facendo. Sei come una lumaca, hai la tua casa dietro, hai con te tutto quello che ti serve, senza che occorra altro. Non hai orari. Non hai fretta. Hai una tenda che può diventare in ogni momento il tuo rifugio; un fornellino e il cibo per mangiare quando ti viene fame e tutta la libertà di scoprire quello che ti circonda, recuperando un rapporto vero con la natura». Parole di Fabio Consoli, Marco Tomasello e Francesco Ciancitto, catanesi che pedalano alla scoperta del mondo. «Viaggio da quando avevo 23 anni - racconta Fabio - inizialmente ho girato per le capitali europee, poi mi sono avventurato verso mete più lontane e ambiziose, tra cui Patagonia, Cambogia, Thailandia, Alaska, Uganda e Marocco. Ho percorso almeno 10 mila chilometri in bici, ma ogni nuovo viaggio è come partire per la prima volta. Provo una sensazione di serenità infinita. Ogni antro può diventare un nuovo ricovero per la notte e questo ti rende autonomo ». «Il viaggiatore ciclista - continua - è visto sempre con un misto di affetto e tenerezza. In ogni posto dove sono stato, ho sempre incontrato persone ospitali che ti aprono le loro case, ti offrono cibo, ti fanno regali». «Quest’anno con Francesco e Gianfranco Lombardi, ho affrontato il mio primo viaggio avventura in bici in Islanda - spiega Marco Tomasello - abbiamo percorso 900 km in 11 giorni. Abbiamo incontrato molti altri cicloviaggiatori; sono incontri molto intensi perchè si condivide la stessa avventura. L’intento era quello di visitare questa terra di vulcani, ma alla fine è stato molto di più». Per Fabio Consoli il viaggio in bici ha assunto una dimensione ulteriore: «Ho cercato di rendere utile questa mia passione per le due ruote - che spesso condivido assieme a Fabio Faranda - dando unqualche sostegno a comunità svantaggiate. È nato così il progetto Cycling for children. Collegandosi al mio blog, www.fabioconsoli. blogspot.com, è possibile seguire i viaggi e comprare chilometri, donando quello che si vuole. Non tocchiamo neanche un centesimo delle somme donate - rassicura - i soldi raccolti vanno direttamente agli enti certificati che operano con la massima trasparenza e professionalità e vengono destinati, per intero, per finanziare progetti ben definiti. Abbiamo raggiunto piccoli traguardi, ma per me significativi - spiega - tra cui una donazione per un orfanotrofio in Uganda con cui sono stati acquistati letti per gli orfani di genitori morti di Aids. Aderendo al progetto Una canoa per la vita, inoltre, abbiamo contribuito a comprare canoe per inviare i medici nei villaggi dell’Amazzonia. La prossima meta sarà un viaggio in Africa, sempre collegato al progetto di raccolta fondi Cycling for children. Tra qualche giorno, inoltre, uscirà un racconto sul mio viaggio in Alaska e tutto il ricavato sarà devoluto a un’associazione umanitaria seria e certificata. Non siamo benefattori: uniamo solo la nostra passione per la bici al tentativo di fare qualcosa di concreto nel nostro piccolo». E come racconta il protagonista del film “Into the wild”, «Vivere soltanto vivere, in quel momento in quel luogo. Senza mappe, senza orologio senza niente. Montagne innevate, fiumi, cieli stellati. Solo io e la natura selvaggia. Niente telefono, niente piscina. Libertà estrema, un viaggiatore che ha per casa la strada; per perdersi nella natura».

2 commenti:

  1. Caro Fabio,
    ho letto il tuo libro, anzi diario personale (illustrato) di viaggio. E' molto bello! Spero di poter leggerea ancora delle tue avventure su due ruote (artigliate). Questo perchè: 1) sei riuscito a partire per una nuova avventura; 2)la gioia dei tuoi lettori; 3) il successo della tua iniziativa "cycling for children".
    Grazie e.... buone pedalate!
    Eugenio Monti-Socio CIAI

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  2. Ciao Eugenio,
    sono appenada un viaggio in bici in Madagascar.
    Presto pubblicherò tutto sul blog, per adesso puoi leggere qualcosa su www.idrawaround,blogspot.com, dove pubblico i disegni di viaggio.

    Grazie e buona giornata : )

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